Cascina Bornago
Scheda
La cascina, situata a nord-est del paese, si affaccia sulla vallata del Ticino ed è forse la più interessante dal punto di vista storico.
Al nome dell’insedimamento viene attributita un’origine celtica e si presume che in epoca romana vi fosse una villa. Nel VII secolo la località faceva parte del Comitato di Bulgaria e duecento anni dopo era un isediamento feudale franco.
Nel 912 Bornago era un casale fortificato di importanza strategica sul Ticino e la sua importanza crebbe sempre maggiormente nel periodo del dominio franco (IX secolo), a tal punto da far nascere diverse lotte fino al 1300 fra le amministrazioni governative di Novara e quelle di Milano.
Ma fu probabilmente con lo spostamento dell’alveo del Ticino che Bornago inizio il periodo di decadenza.
Nel 1500 non è più citato sulle mappe del Marchesato di Novara e nei documenti viene indicato come una modesta località privata di un’importanza passata.
Divenne proprietà degli Umiliati e poi dei Canonici Lateranensi e destinato all’attività rurale e soprattutto molinara e della produzione del lino.
L’aspetto attuale della Cascina è conseguente alla ristrutturazione che nell’ottocento e poi nel novecento, interessarono l’impostazione settecentesca dell’insediamento, senza cancellare l’originario impianto planimetrico e le strutture edilizie a corti chiuse e aperte comprendenti abitazioni, casseri, depositi, aree di allevamento e l’Oratorio dedicato a Santo Stefano, costituito da un semplice locale adibito a cappella privata e di piccole dimensioni, esternamente non identificabile come cappella, a cui si accede sia dall'interno che dall'esterno del complesso padronale.
Si affaccia su di un belvedere verso la valle del Ticino: internamente è diviso in due zone, presbiterio e parte riservata ai fedeli. Sulla parete ovest, dove c'è l'altare, è appesa una tela raffigurante Santo Stefano, San Lorenzo e la Vergine con il Bambino.
Attualmente la Cascina è di proprietà della famiglia Torriani ed è spesso interessata da manifestazioni sportive di equitazione
Al nome dell’insedimamento viene attributita un’origine celtica e si presume che in epoca romana vi fosse una villa. Nel VII secolo la località faceva parte del Comitato di Bulgaria e duecento anni dopo era un isediamento feudale franco.
Nel 912 Bornago era un casale fortificato di importanza strategica sul Ticino e la sua importanza crebbe sempre maggiormente nel periodo del dominio franco (IX secolo), a tal punto da far nascere diverse lotte fino al 1300 fra le amministrazioni governative di Novara e quelle di Milano.
Ma fu probabilmente con lo spostamento dell’alveo del Ticino che Bornago inizio il periodo di decadenza.
Nel 1500 non è più citato sulle mappe del Marchesato di Novara e nei documenti viene indicato come una modesta località privata di un’importanza passata.
Divenne proprietà degli Umiliati e poi dei Canonici Lateranensi e destinato all’attività rurale e soprattutto molinara e della produzione del lino.
L’aspetto attuale della Cascina è conseguente alla ristrutturazione che nell’ottocento e poi nel novecento, interessarono l’impostazione settecentesca dell’insediamento, senza cancellare l’originario impianto planimetrico e le strutture edilizie a corti chiuse e aperte comprendenti abitazioni, casseri, depositi, aree di allevamento e l’Oratorio dedicato a Santo Stefano, costituito da un semplice locale adibito a cappella privata e di piccole dimensioni, esternamente non identificabile come cappella, a cui si accede sia dall'interno che dall'esterno del complesso padronale.
Si affaccia su di un belvedere verso la valle del Ticino: internamente è diviso in due zone, presbiterio e parte riservata ai fedeli. Sulla parete ovest, dove c'è l'altare, è appesa una tela raffigurante Santo Stefano, San Lorenzo e la Vergine con il Bambino.
Attualmente la Cascina è di proprietà della famiglia Torriani ed è spesso interessata da manifestazioni sportive di equitazione